Il Molise è un territorio ideale da percorrere a piedi. Tra i cammini più suggestivi in Molise c’è un percorso che unisce il Lazio con le vie Francigene del sud.
La via Francigena è la storica via della cristianità percorsa da pellegrini provenienti da ogni parte d’Europa. Più che di via Francigena, sarebbe opportuno parlare di vie Francigene: non si trattava infatti di un’unico percorso ma di un articolato fascio di vie che dall’Europa occidentale, soprattutto dalla Francia, conduceva fino a Roma e da lì alla Puglia, dove vi erano i principali porti di imbarco per la Terrasanta (si parla infatti di vie Francigene del sud).
Anche in Molise passava un tratto della via Francigena? Come sovente accade, non tutti gli studiosi sono d’accordo sulla questione. Per alcuni c’era una via Francigena anche in Molise che collegava il Lazio ai percorsi della Campania e della Puglia. Per altri invece si tratta di una questione ‘politica’ che non trova riscontro nelle fonti storiche.
In ogni caso la presunta via Francigena del sud in Molise ha acquisito un suo status e compare tra gli itinerari consigliati dall’Assessorato al Turismo della Regione Molise.
Il percorso, di circa 90 chilometri, non è impegnativo e tocca le antiche vie della transumanza, aree naturalistiche di grande bellezza, centri storici intatti, valli mozzafiato, chiese, castelli e aree archeologiche di pregio.
La via Francigena molisana prende avvio dalla direttrice principale che parte da Roma e si divide in due rami a Frosinone in direzione delle Mainarde.
In realtà si tratta di due tracciati, che differiscono solo per la parte iniziale:
1. si può partire da San Vittore del Lazio (Fr) e attraversare la piana di Venafro con i suoi monumentali uliveti. Clicca qui per maggiori info
2. si parte da San Biagio Saracinisco (Fr) e attraversare il territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Clicca qui per maggiori info
Le due varianti si ricongiungono a Isernia. Da Isernia si attraversa la splendida piana di Bojano, ai piedi dei monti del Matese. Si percorrono i sentieri interni dell’oasi WWF di Guardiaregia-Campochiaro fino alla splendida città romana di Saepinum. Da lì, attraversando San Giuliano del Sannio e Cercepiccola, si arriva al Santuario di Santa Maria della Libera di Cercemaggiore.
Brunella Muttillo
Foto: santuario dell’Addolorata di Castelpetroso (provincia di Isernia).