Tra le più antiche e importanti feste del grano in Molise, c’è la festa del grano di Jelsi (Campobasso), dedicata a Sant’Anna. Per l’occasione vengono realizzate vere e proprie opere d’arte con il grano.
Ci sono tante feste del grano in Molise, dalle origini più o meno antiche. Pur con diverse varianti, nascono tutte nell’ambito di una civiltà contadina come rito propiziatorio del raccolto e ringraziamento e devozione a un santo.
Tra le più antiche e importanti c’è la festa del grano di Jelsi, un piccolo comune a meno di venti chilometri da Campobasso.
Tutto ebbe inizio il 26 luglio (giorno dedicato a Sant’Anna) del 1805, quando un violento terremoto sconvolse il Molise. Le vittime a Jelsi non furono molte e gli abitanti attribuirono il merito a Sant’Anna. Da allora il 26 luglio di ogni anno a Jelsi ha luogo la festa del grano, in segno di ringraziamento alla santa la cui statua viene portata in processione lungo le vie del paese.
È una sfilata di carri allegorici magnificamente addobbati: il grano e le spighe vengono utilizzati per creare delle composizioni a tema religioso ma anche profano. Vere e proprie opere d’arte, che impegnano i cittadini di Jelsi per mesi.
La bellezza di alcuni carri è sorprendente: un lavoro certosino che, tessendo spiga con spiga e incastonando chicco con chicco, crea delle opere magnifiche.
Oggi la festa del grano non è più solo una festa religiosa e tradizionale; è una manifestazione più complessa, espressione dell’identità del paese, che rafforza il senso di comunità, di appartenenza.
Fa parte del patrimonio immateriale d’Italia riconosciuto dall’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia.
Nel 2014 è stato istituito il Museo di comunità della festa del grano (Mufeg).
Brunella Muttillo
Foto: G. Lembo