Immagini storiche molto suggestive e di grande impatto emotivo raccontano l’emigrazione molisana. Dal punto di vista di chi è rimasto: le donne.
Il Molise, come il resto del Sud Italia, ha sofferto (e continua a soffrire) il fenomeno dell’emigrazione. Dalla fine dell’Ottocento al secondo dopoguerra e fino ai nostri giorni.
Non era facile fare le valigie e partire. Ma cosa accadeva a chi restava? Una mostra dal titolo ‘Le donne e l’emigrazione’ racconta l’emigrazione molisana dal punto di vista di chi è rimasto: le donne e i bambini.
La mostra, in corso a Campobasso presso gli spazi espositivi della Fondazione Molise Cultura, si inserisce nella programmazione culturale pluriennale ‘La mia seconda patria’ curata dall’Associazione Pro Arturo Giovannitti.
«Le immagini che si trovano all’interno del percorso espositivo, sono fotografie tratte dagli Archivi Pilone, Brunetti, La Grande Onda, De Vito, Valente e privati – racconta Luca Basilico – L’apparato iconografico racconta un mondo fatto di donne e bambini la cui vita segue un andamento ciclico quotidiano caratterizzato da un’esistenza precaria, la quale a volte si tinge di speranza nell’atto della ‘messa in posa’ per comunicare, al marito lontano l’attuale condizione».
Info
20 dicembre 2019 – 19 aprile 2020
Fondazione Molise Cultura, Palazzo GIL, Campobasso
Orari di apertura: 10-13; 16-19
Ingresso gratuito
Maggiori info su
http://www.museoemigrazione.it
https://www.facebook.com/lamiasecondapatria.molise/
Brunella Muttillo