Le pastarelle sono un classico della tradizione dolciaria molisana. Morbidi biscotti da inzuppo, semplici e genuini.
Ci sono dei sapori e dei profumi che non dimentichi. Con i quali sei cresciuto, e non ci avevi fatto caso. Poi li riscopri, dopo anni, a volte casualmente, ed è come tornare bambini. Pensavi di averli dimenticati, e invece erano lì custoditi a fondo nella tua memoria.
Le pastarelle sono un dolce della mia infanzia. A dir la verità non mi avevano mai particolarmente entusiasmato: troppo sano, troppo genuino e troppo poco dolce.
Poi li riscopri dopo venti anni, un po’ per caso, e riassapori la bellezza dei sapori semplici, che fanno bene al corpo e allo spirito.
Le pastarelle sono un classico della tradizione dolciaria molisana. Sono dei morbidi biscotti dalla forma tonda, ottimi da inzuppare, da gustare a colazione o a merenda.
Pochi ingredienti, sani e genuini, e semplicissimi da preparare in casa. Si possono preparare in men che non si dica.
Ecco la ricetta:
– 500 g di farina 00
– 3 uova
– 50 g di burro (o strutto, in origine) morbido
– 125 g di zucchero
– 250 ml di latte
– buccia grattugiata di mezzo limone
– 15 g di ammoniaca per dolci
1. In una ciotola capiente, sbatti uova e zucchero e poi aggiungi gli altri ingredienti poco alla volta. Continua a lavorare l’impasto fino ad ottenere una pastella piuttosto densa, non troppo liquida.
2. Rivesti con la carta da forno una teglia o la stessa leccarda del forno.
3. Con un cucchiaio, preleva l’impasto e forma dei piccoli tondi di impasto sulla carta da forno, distanziandoli l’uno dall’altro di qualche centimetro.
4. Cuoci in forno a 180° in modalità statica per circa 15 minuti.
Puoi conservare le pastarelle in un contenitore ermetico o in una busta per alimenti. Si conservano morbide e fragranti per giorni. Se dovessero un po’ indurirsi, basta mangiarle inzuppate nel latte, caffellatte o nel tè.
Buon appetito!
Brunella Muttillo
Foto: pastarelle molisane (di Filomena Di Chiro)