Il pane molisano, anche se meno famoso rispetto al vicino pane pugliese, è una vera goduria per il palato.
Quando mi chiedono cosa si mangia di buono in Molise, nonostante ci sia davvero un’infinità di cose prelibate da mangiare, come prima cosa rispondo il pane. Il pane molisano, anche se meno famoso rispetto al vicino pane pugliese, è una vera goduria per il palato.
Ha peso, consistenza, una mollica sostanziosa racchiusa all’interno di una crosta croccante. E può mantenersi anche una settimana.
In realtà non esiste una sola varietà di pane in Molise: ce n’è per tutti i gusti. Morbido con la crosta tenera, più compatto e con la crosta croccante, con farina di grano tenero, grano duro o integrale, con lievito madre, oppure quello umido e fragrante ottenuto aggiungendo le patate nell’impasto.
Variano consistenza, alveolatura (in pratica, le bolle, ‘i buchi’ che si trovano all’interno della mollica), crosta. E quindi il profumo e il sapore.
Quale sia il vostro pane preferito, c’è un unico comune denominatore: la bontà.
Provare il pane molisano è un’esperienza dei sensi. Provare per credere.
Il segreto? La qualità degli ingredienti preservata da panifici artigianali di altissimo livello.
Uso di farine macinate a pietra prodotti da piccoli mulini del territorio, antiche varietà di farine che si stanno riscoprendo, qualità dell’acqua, ma anche la sapienza nella panificazione. Un’arte antica, che in Molise viene ancora custodita e preservata con orgoglio.
Brunella Muttillo