‘Scorpelle’, ‘scurpelle’, ’scarpelle’, ‘pizzelle’. Tanti modi per definire delle deliziose ciambelle fritte ricoperte di zucchero. Una prelibatezza unica, tipica del carnevale in Molise.
Potrebbero ricordare le graffe, le zeppole napoletane o altri dolci fritti tipici di Carnevale (chiamati con nomi diversi a seconda della regione di provenienza) ma in realtà le ‘scorpelle’ molisane sono diverse. Sono un caposaldo della cucina tradizionale molisana, tant’è che figurano nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Una ricetta della tradizione contadina, che si rinnova ogni anno nel periodo di Carnevale.
Cosa sono e come si preparano? Sono una sorta di piccole ciambelle di impasto lievitato, che vengono fritte e poi ricoperte di zucchero. L’impasto è a base di farina, uova, zucchero, olio (o burro), latte e lievito, ma le varianti della ricetta sono tante, in base ai paesi e alle famiglie.
C’è chi aggiunge un po’ di patate lesse nell’impasto per conferire maggiore morbidezza; chi utilizza l’olio chi invece il burro; chi utilizza il lievito istantaneo, chi quello di birra; chi le fa a forma di ciambelline, chi a forma allungata, chi invece a forma di una sorta di 8. I più nostalgici utilizzano anche un po’ di sugna (grasso di maiale) nell’impasto, come si faceva in passato.
Quale che sia la ricetta, le ‘scorpelle’ sono una prelibatezza: solo a guardarle e a sentirne il profumo viene l’acquolina in bocca!
Brunella Muttillo