Com’era la situazione sanitaria in Molise nel 1800? Critica e problematica.
L’inchiesta murattiana (1811-1815) è stata la prima grande inchiesta storica sullo stato delle province del Mezzogiorno. L’inchiesta è la fonte per eccellenza per comprendere lo stato socio-economico e sanitario del Molise agli inizi del 1800. Oltre a notizie dettagliate sullo stato della popolazione, dei suoi mezzi di sussistenza e dell’alimentazione, le carte forniscono un quadro dettagliato della situazione sanitaria in Molise.
Carenza di ospedali, mancanza di personale medico e mancata assistenza ai poveri: sono questi i fattori più gravi che rendono la situazione sanitaria in Molise estremamente critica.
Non in tutti i comuni esistono le figure professionali più importanti ed il loro numero non è quasi mai proporzionato alle esigenze della popolazione. Inoltre i medici si fanno pagare a visita o richiedono una quota per tutto l’anno, possono quindi permetterselo solo le famiglie più agiate: i poveri, che sono la maggioranza della popolazione, mancano di assistenza medica per cui la miseria non solo predispone alle malattie e le aggrava, ma impedisce anche la guarigione.
Si lamenta inoltre l’imperizia dei medici, frutto di un sistema medico che non premia la meritocrazia. Molti medici inoltre ricercano impieghi complementari per ovviare alla bassa remunerazione della professione medica, trascurando la propria preparazione.
Infine, si registra una generale reticenza nei confronti del vaccino contro il vaiolo: in Molise, all’inizio dell’800, la pratica del vaccino è vista con sospetto e paura, mediata da una diffusa ignoranza sull’argomento e anche dalla superstizione.
Brunella Muttillo
Immagine: Edward Jenner (1749-1823), medico britannico noto per l’introduzione del vaccino contro il vaiolo.