Pronti a scoprire i capolavori della pittura settecentesca nella nostra regione? Le opere di Paolo Gamba, legate al barocco napoletano, ne sono le protagoniste indiscusse e moltissime possono essere facilmente ammirate in alcune chiese in provincia di Campobasso e nel borgo di Agnone.
Nato nel paesino di Ripabottoni nel 1712, Paolo Gamba apprende le tecniche dell’affresco dal padre, decoratore manierista attivo nelle zone di Sulmona, per poi continuare gli studi a Napoli presso la scuola di Francesco Solimena.
Le sue opere, nella ripetizione standardizzata dei soggetti mariani, attestano l’affermazione del pittore nel contesto delle committenze ecclesiastiche locali.
La pennellata sbrigativa, la tavolozza chiara, l’impianto scenografico non sempre sorretto dalla correttezza del disegno, avvicinano le produzioni a quelle del tipico Barocco napoletano. È evidente l’assimilazione degli insegnamenti del maestro Solimena, insieme alle influenze di Luca Giordano e Giovanni Lanfranco.
Paolo Gamba ha lasciato la sua inconfondibile impronta in molti paesi molisani. Se vi trovate in provincia di Campobasso non perdete l’occasione di ammirare i numerosi interventi decorativi realizzati nel fecondo contesto di rinnovamento culturale promosso dai vescovi della famiglia Tria: dalla maestosa cupola di San Francesco a Larino, con gli affreschi dell’Immacolata Concezione e degli Evangelisti firmati e datati 1747, alla tela nella parrocchia di Montorio nei Frentani; dalla bellissima Madonna del Purgatorio in San Giovanni Battista a Colletorto del 1751 alla Vergine col Bambino in Santa Maria Maggiore a Casacalenda.
Se invece siete curiosi di esplorare il borgo natale del pittore, Ripabottoni, resterete meravigliati entrando nella chiesa di Santa Maria Assunta, ristrutturata tra il 1731 e il 1744 su disegno di Ferdinando Sanfelice. Sono ad opera del maestro gli affreschi delle undici personificazioni delle Virtù nei pennacchi della navata centrale e quattro tele negli altari laterali, tra cui il pregevole San Rocco.
Dopo brevi lavori realizzati in Puglia e Abruzzo, l’artista torna in Molise per portare a termine nella chiesa di San Francesco di Agnone la sua ultima grande impresa. Gli affreschi sono collocati in un ambiente stuccato in stile rococò a coprire tutto lo spazio della chiesa, ma la composizione più maestosa si trova nella volta con la Caduta degli angeli ribelli (foto in apertura), copiata in parte da una tela che il Solimena aveva dipinto per la parrocchia di Ripabottoni. Nella parte superiore della scena una luce limpida incornicia Dio seduto sul trono, in quella inferiore invece un corazzato arcangelo San Michele respinge i dannati con ali di pipistrello verso gli scuri abissi dominati da Lucifero.
Il Gamba era già stato chiamato ad Agnone negli anni precedenti a dipingere l’episodio biblico del Serpente di bronzo (foto a lato) nella chiesa di Santa Croce, caratterizzato da toni estremamente enfatici e da uno stupendo effetto chiaroscurale.
Silvia Di Menna
Foto in apertura: La Caduta degli Angeli Ribelli, Paolo Gamba, 1771. Agnone (IS), Chiesa di San Francesco (foto: S. Di Menna).
Il Serpente di Bronzo, Paolo Gamba, 1761. Agnone (IS), Chiesa di Santa Croce.