Nel 2014 nel sito preistorico di Isernia La Pineta veniva scoperto uno dei resti umani più antichi in Italia, il dente di un bambino di una specie differente dalla nostra. Oggi una magnifica ricostruzione scultorea riproduce quello che poteva essere l’aspetto del bambino vissuto in Molise circa 600.000 anni fa.
Nel 2014, nel sito preistorico di Isernia La Pineta, il gruppo di ricerca del prof. Carlo Peretto dell’Università di Ferrara, scopriva il dente umano più antico d’Italia. Un piccolo incisivo di un bambino di 5-7 anni di una specie differente dalla nostra: il reperto è stato infatti attribuito a Homo heidelbergensis, l’antenato dell’uomo di Neanderthal, attestato in Europa a partire da circa 600.000 anni fa.
Una scoperta fondamentale non solo per il Molise ma per l’Italia e l’Europa intera, considerando la scarsità di resti fossili umani riferibili a questo periodo.
Da un dente si possono ricavare moltissime informazioni, più di quanto si possa immaginare: non solo sulla specie e sull’età, ma anche sulla dieta, sulla mobilità e sull’aspetto che poteva avere la persona a cui era appartenuto.
Oggi una magnifica ricostruzione scultorea della paleo-artista francese Élisabeth Daynès riproduce quello che poteva essere l’aspetto del bambino vissuto in Molise circa 600.000 anni fa.
Pittrice, scultrice e esperta di anatomia comparata, Élisabeth Daynès ha creato un modello unico e specifico del bambino, sulla base degli studi scientifici portati avanti in questi anni da un gruppo di ricerca internazionale facente capo all’Università di Ferrara.
Per la realizzazione del modello del cranio, opera di Antonio Profico, giovane ricercatore italiano ora al Dipartimento di Archeologia dell’Università di York (Inghilterra), è stato necessario un lungo lavoro di studio sulla nostra variabilità e su quella degli esemplari noti di Homo heidelbergensis.
Si tratta di un vero e proprio capolavoro artistico e scientifico che verrà esposto nel Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia.
Brunella Muttillo
Ricostruzione scultorea del bambino di Isernia La Pineta (foto: C. Barbato, Tgr Rai Molise).