In Molise c’è un modo speciale (forse unico al mondo) per festeggiare l’inizio del nuovo anno. A Gambatesa, il piccolo ma caratteristico borgo a circa 30 chilometri da Campobasso, al confine con la Puglia, una tradizione secolare si rinnova ogni Capodanno, da ben 320 anni: le Maitunat. È una manifestazione speciale che coinvolge il paese per tutta la notte fino a giorno inoltrato, in una festa corale di canti e musica.
Cosa sono le Maitunat di Gambatesa? Stornelli in rima, dal tono scherzoso e canzonatorio, improvvisati per deridere i padroni delle case in cui si reca il cantore con il suo seguito di musicisti.
Le Maitunat rivelano gli episodi più eclatanti accaduti nel corso dell’anno (anche segreti o tradimenti!).
A Capodanno è concesso tutto, purché sia in rima e rispetti lo spirito della festa. E, al di là di quanto venga detto, non c’è casa che si rifiuti di ascoltare le maitunat e di concedere ospitalità. Ha un qualcosa di liberatorio, la libertà di poter dire – almeno per un giorno all’anno – davvero quello che si vuole, senza timore di offendere o ferire nessuno.
Fare una maitunat non è solo questione di abilità e qualità tecniche ma richiede un mix speciale di fantasia, genialità, ironia, capacità di improvvisazione e, non ultimo, una conoscenza approfondita del paese, dei suoi abitanti e dei fatti accaduti nel corso dell’anno.
Esistono diverse Maitunat in Molise ma quella di Gambatesa è speciale, differente dalle altre. Come afferma Luca D’Alessandro: ‘È proprio grazie all’estemporaneità dell’interpretazione che le maitunat’ di Gambatesa si discostano da tutte le altre elevandosi ad una vera e propria forma artistica di teatro vivo e improvvisato che richiede speciali abilità’.
Un vero e proprio teatro all’aria aperta. Partecipare per credere!
Maggiori informazioni sul sito dell’Associazione culturale ‘I Maitunat’ e sulla relativa pagina facebook
Brunella Muttillo
Foto di apertura da www.maitunat.it