Nuove scoperte archeologiche nella città romana di Saepinum e nel basso Molise.
Il Molise archeologico continua a riservare sorprese. Durante l’ultima campagna di scavo dell’area archeologica di Saepinum-Altilia, a pochi chilometri da Campobasso, sono stati rinvenuti i resti di un tempio romano, risalente all’inizio del I sec. d.C., nella zona del Foro.
Le ricerche, condotte dalla Soprintendenza archeologica del Molise, hanno consentito di conoscere in dettaglio le fasi costruttive del tempio: dalla costruzione nell’ambito del grande progetto urbanistico di età augustea fino all’abbandono della struttura con la caduta dell’impero romano d’Occidente, al riutilizzo dei materiali costruttivi e all’uso dell’area come necropoli.
Nuovi tasselli si aggiungono dunque alla storia della suggestiva Saepinum: un motivo in più per visitare la cittadina romana perfettamente conservata.
Nuovi siti archeologici sono stati invece individuati nel basso Molise, nella zona costiera, in occasione dei lavori per la realizzazione del metanodotto Larino-Chieti. I resti sembrano ascrivibili a necropoli e insediamenti abitativi e agricoli che vanno dalla preistoria al Medioevo.
Brunella Muttillo