La processione dei Misteri coincide con quella del Corpus Domini e costituisce la festa più sentita e importante della città di Campobasso in quanto non rappresenta solo la tradizione, ma è anche un momento di partecipazione popolare con radici ancorate al passato.
É costituita da rappresentazioni scenografiche e mobili, ispirate a scene dell’Antico e Nuovo Testamento, realizzate nel 1740 dallo scultore Paolo Saverio Di Zinno. Le strutture, chiamate “ingegni”, sono in ferro fucinato su base di legno, che si sviluppano in verticale ramificandosi e portando ad ogni estremità delle imbracature che ospitano i figuranti.
I costumi dei figuranti mascherano struttura e imbracature, creando l’illusione che i personaggi si librino letteralmente nell’aria. La lega usata ha la particolarità di essere flessibile e di non spezzarsi alle sollecitazioni che il gruppo di portatori, il cui numero varia da sedici a venti, provoca.
Oggi sfilano solo tredici “ingegni”; dei ventiquattro originari, infatti, sei non ressero alle prove statiche e altri sei furono distrutti dal terremoto del 1805; nel 1959 ne fu fabbricato uno nuovo sulla base di un disegno dell’inventore.
di Giuseppe Lembo
foto di Giovanna Falasca